I Pinot Noir della Cantina di Andriano
Due vini con stili molto diversi
Il Pinot nero in Alto Adige ha avuto negli ultimi vent’anni un’evoluzione stilistica notevole, tanto d’aver creato un vero e proprio stile altoatesino, all’inizio utilizzato principalmente per la produzione di base spumante con l’utilizzo di cloni diversi messi a dimora tra i 30 ed i 20 anni fa, in zone ventilate e ad altitudini piuttosto elevate si è passati dalla ricerca della struttura a quella della finezza ed eleganza, come dimostrano anche che due vini che abbiamo assaggiato in collegamento Zoom con il direttore delle cantine di Andriano e Terlano Klaus Gasser e con l’enologo Rudy Kofler .
Nel mese di maggio avevamo scritto in merito alla Cantina di Andriano (ricordiamo che fu la prima Cantina Sociale in Alto Adige nel lontano 1893) in occasione dell’assaggio dei vini di punta bianchi dell’azienda (vedi), ora invece andiamo a degustare i due Pinot Nero prodotti (di uno di questi ne ha scritto anche Stefano Tesi pochi mesi fa, nella rubrica VINerdì IGP).
Si tratta di due vini assai diversi tra loro, prodotti con uve provenienti da zone differenti e con diverse modalità d’affinamento, più fresco e di facile e piacevole beva il Pinot Nero d’annata, più complessa e strutturata la Riserva.
Entrambi comunque, nelle loro specificità sono vini di grande interesse e qualità.
Eccoli, con alcune nostre brevi note:
– Alto Adige Pinot Noir 2020
Le uve provengono da vigneti situati ad Andriano, a 500 metri d’altitudine, su suoli argillosi composti da roccia calcarea con presenza di pietra dolomitica, la resa è di 55 ettolitri/ha.
Vinificazione in vasche d’acciaio con macerazione di tre settimane e maturazione in botti di grandi dimensioni.
35.000 le bottiglie prodotte.
Color rubino di media intensità, trasparente, limpido e luminoso.
Mediamente intenso al naso, fresco, con un bel frutto, ciliegia selvatica, accenni balsamici e vanigliati.
fresco e succoso, verticale, mediamente strutturato, bel frutto, note vanigliate, tannini in equilibrio, elegante e dalla lunga persistenza.
Un vino dalla piacevolissima beva, dove il vitigno è perfettamente riconoscibile.
– Alto Adige Pinot Noir Riserva “ANRAR” 2018
Iniziamo dal nome che sta per ANdriano e RARità.
Le uve provengono da un singolo vigneto situato a Pinzon, a 470 metri d’altitudine su suoli calcarei argillosi, con presenza di pietra dolomitica, la resa è di 40 ettolitri/ha.
La vinificazione in vasche d’acciaio prevede l’utilizzo di 20%-30% di uve non diraspate, mentre la maturazione si svolge in barriques per un terzo nuove per un anno al quale segue un ulteriore sosta in botti di grandi dimensioni, oppure in acciaio, dipendentemente dall’annata.
Color granato di discreta intensità, limpido e trasparente.
Discretamente intenso al naso dove si coglie un frutto rosso maturo, ciliegia, spezie dolci, note balsamiche ed accenni di radici.
Dotato di buona struttura, succoso, emerge il frutto rosso maturo con leggeri accenni di spezie piccanti, buona la trama tannica, il legno è ben gestito, di buona complessità e lunga persistenza.
Lorenzo Colombo