I Cru del Bardolino
Domenica 30 settembre, presso la Gran Guardia, a Verona, il Consorzio Tutela Vino Bardolino, ha presentato a stampa ed operatori il nuovo disciplinare di produzione (ancora in stato d’approvazione presso il competente Ministero) che prevede la nascita di tre distinti Cru all’interno della denominazione.
Più che nascita si dovrebbe parlare di rinascita, poiché già nel 1825 i commercianti avevano individuato tre distinte sottozone che fornivano vini con diverse caratteristiche, zone poi identificate, dal punto di vista geomorfologico nel 1900 da Giovanni Battista Perez nel suo libro sui vini della provincia di Verona.
Per ora il Consorzio di Tutela ha individuato, all’interno dei suoi soci, 14 aziende, i vini delle quali corrispondono alla caratteristiche prescritte, vini (per ora sono 49, di diverse annate), che saranno contraddistinti da un apposito bollino.
Le regole, alle quali i produttori dovranno attenersi, per potersi fregiare dello specifico Cru sono più restrittive rispetto all’attuale disciplinare di produzione e prevedono tra l’altro l’utilizzo di uve provenienti da vigneti di almeno 7 anni, una resa massima di 100 quintali/ettaro, prevalenza nell’utilizzo del vitigno Corvina nella massima misura consentita (80% fino ad oggi, 95% con il nuovo disciplinare), nessun appassimento, uso ragionato del legno (solo legni grandi o barrique dal secondo passaggio) ed immissione nel mercato non prima di un anno dalla vendemmia.
Nel corso della mattinata si sono potuti assaggiare ventiquattro di questi vini -otto per ciascuna sottozona- di quattordici diversi produttori e di annate diverse: dalla 2017 alla 2014.
Seppur serviti a bottiglie scoperte, con un minimo d’attenzione (senza guardare né bottiglia né elenco) siamo comunque riusciti ad effettuare una degustazione alla cieca.
Quello che ne è risultato, perlomeno secondo noi, è che le differenze tra la diverse zone si sentono, eccome, con vini più freschi e verticali per la sottozona Montebaldo , alla quale è andata la nostra personale preferenza; vini più “tradizionali”, ovvero quello che in genere ci aspettavamo da un Bardolino, per la sottozona La Rocca; e vini in genere più larghi e maturi per la sottozona Sommacampagna.
Ovviamente il ristretto numero di campioni e la diversità fra le annate non ci consente di esprimere una vera e propria valutazione delle tre sottozone, ma unicamente un’indicazione di massima.
Quando ci sarà la possibilità di assaggiare un numero ci campioni maggiori di vini omogenei (stessa annata), potemmo esprimere un parere più motivato.
Per ora ecco i nostri migliori assaggi, ovviamente suddivisi per sottozone:
La Rocca Bardolino
– Bigagnoli – Bardolino Classico 2017
Color granato-rubino scarico.
Buona l’intensità olfattiva, frutto rosso, spezie, note aromatiche.
Fresco alla bocca, pulito, note aromatiche, piacevolmente amaricante, buona la persistenza. 86/100
– Giovanna Tantini – Bardolino 2016
Granato scarico con unghia aranciata.
Sentori di ciliegia, leggeri accenni vegetali.
Note balsamiche, buona vena acida, piacevolmente amaricante. 84/100
– Poggio delle Grazie – Bardolino 2016
Rubino scarico, luminoso.
Media intensità olfattiva, piccoli frutti rossi, leggere note vegetali.
fresco, media struttura, succoso, bella vena acida, leggermente verde, buona la persistenza. 84/100
Montebaldo Bardolino
– Le Fraghe – Bardolino Classico “Brol Grande” 2015
Color rubino.
Buona intensità olfattiva, balsamico, elegante, fruttato-speziato.
fresco, succoso, fruttato, con bella vena acida, armonico, buon equilibrio complessivo, piacevolmente amaricante il lungo fin di bocca. 87/100
– Guerrieri Rizzardi – Bardolino Classico “Tacchetto” 2016
Color rubino luminoso.
Intenso e pulito al naso, speziato, frutto rosso.
Di buona struttura, fresco, sapido, succoso, fruttato, con una lunga persistenza. 86/100
– Guerrieri Rizzardi – Bardolino Classico “Tacchetto” 2017
Rubino luminoso di buona intensità.
Discreta l’intensità olfattiva, sentori di frutto rosso macerato.
Buona la struttura, bella la trama tannica, succoso, frutto rosso speziato, lunga la persistenza. 85-86/100
– Gentili – Igt Veneto “San Verolo” 2015
Color rubino luminoso.
Intenso al naso, frutto rosso speziato, leggere note balsamiche.
Discreta la struttura, bella la trama tannica, buona la vena acida, lunga la persistenza su note amaricanti. 84-85/100
Sommacampagna Bardolino
– Albino Piona – Bardolino 2016
Color rubino-granato di media intensità.
Buona l’intensità olfattiva, sentori di ciliegia e leggere note balsamiche.
Di discreta struttura, fresco, succoso, con bella trama tannica e buona vena acida, buona la persistenza. 84-85/100
– Il Pignetto – Bardolino 2016
Color rubino-granato.
Bel naso, intenso, di buona eleganza, con frutto rosso speziato.
Buona la struttra, bel frutto rosso, accenni vegetali, tannino deciso, buona la persistenza.
Meglio al naso. 83-84/100
– Albino Piona – Bardolino 2017
Color rubino di discreta intensità.
Intenso al naso, balsamico, frutta rossa macerata.
Buona struttura, note vegetali (peperone), tannini un poco verdi, buona la persistenza.
Meglio al naso. 83-84/100
Lorenzo Colombo
pubblicato in origine su www.vinealia.org