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Il Pinot Nero dell’Oltrepò Pavese Doc

Nell’ambito della terza edizione dell’evento Oltrepò Terra di Pinot Nero, svoltosi lo scorso 25 settembre presso l’Antica Tenuta Pegazzera, a Casteggio, si sono tenute due Masterclasses dedicate a questo importante vitigno che costituisce l’eccellenza del territorio.

La prima è stata dedicata all’Oltrepò Pavese Metodo Classico Pinot Nero (qui potete trovare le nostre osservazioni unitamente ai dati forniti dal direttore del Consorzio Carlo Veronese).

La degustazione dedicata al Pinot Nero vinificato in rosso è stata condotta da Filippo Bartolotta che ha personalmente selezionato i vini proponendoli di diverse annate, da quelli più giovani sino a quelli con qualche anno d’invecchiamento, offrendoci così una panoramica esaustiva di quando può offrire questo vitigno nel territorio oltrepadano spaziando sulle varie zone di produzione.

Tutti i vini degustati appartengono alla denominazione Pinot Nero dell’Oltrepò Pavese Doc, eccoli in ordine di gradimento.

 – Travaglino – “Poggio della Buttinera” 2019
Le uve provengono dall’omonimo vigneto situato a 230 metri d’altitudine su suolo argilloso-calcareo con presenza di ciottoli e sabbia.
Fermentazione in vasche d’acciaio ed affinamento in tonneaux e barriques, sosta in bottiglia per un anno prima della commercializzazione.

Color granato di media intensità.
Buona la sua intensità olfattiva, frutto rosso, ciliegia, sentori di radici.
Discretamente strutturato, succoso, elegante, bel frutto, accenni di spezie, bella vena acida, tannino leggermente asciugante, buona la persistenza.

 – Frecciarossa – “Giorgio Odero” 2018
I vigneti sono situati sulle prime colline di Casteggio, a 160 metri d’altitudine su suolo argilloso-calcareo.
La fermentazione viene effettuata in vasche d’acciaio con macerazione sulle bucce per 15 giorni, la fermentazione malolattica si svolge in botti usate da 25 ettolitri dove il vino matura per 12 mesi, seguono sei mesi di sosta in bottiglia.

Color granato di buona profondità.
Buona la sua intensità olfattiva, buone sia la complessità che l’eleganza, spezie dolci, sentori di radici e rabarbaro, accenni di legno.
Strutturato, asciutto, con bella trama tannica, presenta un buon frutto, accenni di radici, legno ancora percepibile, lunga la sua persistenza.

 – Tenuta Mazzolino – “Noir” 2019
Le uve provengono dalla Vigna Regina, situata a Corvino San Quirico tra i 180 ed i 220 metri d’altitudine su suolo argilloso-limoso con presenza di arenaria e di gesso, l’esposizione è Nord-Ovest. Il vigneto, messo a dimora nel 1998 ha un sesto d’impianto di 5.500 ceppi/ettaro.
Fermentazione in vasche d’acciaio ed affinamento in pièces borgognotte per 12 mesi.

Profondo il colore, ricorda una prugna secca.
Intenso al naso, balsamico, vanigliato, legno dolce, foglie secche.
Strutturato, asciutto, con tannino importante, frutta a bacca scura, radici di liquirizia, legno ancora presente, lunga la sua persistenza.

 – Cordero San Giorgio – “SG 67” 2020
Le uve provengono dal più vecchio vigneto aziendale, messo a dimora nel 1967 (da qui il nome del vino) e situato a Santa Giulietta, l’esposizione è Sud-Ovest.
La vendemmia viene effettuata tra fine agosto ed inizio settembre, le uve, precedentemente diraspate, vengono lavorate ad acino intero in vasche d’acciaio, con quotidiani rimontaggi, la fermentazione malolattica si svolge in barriques dove il vino sosta in affinamento per 10 mesi, viene quindi trasferito in botti grandi dove rimane per altri 10 mesi ai quali seguono ulteriori 10 mesi di riposo in bottiglia.

Granato di discreta intensità.
Mediamente intenso al naso dove si colgono sentori di frutta rossa, ciliegia matura, inoltre si percepiscono note balsamiche, accenni di spezie dolci, vaniglia, legno dolce.
Succoso e dotato di buona struttura, asciutto, tipico, sapido, frutto rosso leggermente selvatico, tannini ben presenti senz’essere né fastidiosi né coprenti, buona la sua persistenza.

 – La Genisia – “Centodieci” 2019
Le uve provengono da vigneti situati in Valle Coppa e Valle Schizzola, sono situati a 250 metri d’altitudine con esposizione Nord-Ovest e Sud-Est.
la fermentazione avviene in vasche d’acciaio quindi il vino matura per 12 mesi in barriques di rovere francese.

Granato tendente al mattonato.
Bel naso, elegante, di discreta intensità, sentori di radici.
Strutturato, asciutto, con buona trama tannica, sentori vanigliati, leggere note di legno, buona la sua persistenza.

 – Calatroni – “Fioravanti” 2022
La vendemmia s’effettua nella prima decade di settembre, la fermentazione si svolge in vasche d’acciaio, il 15% del vino proviene dall’annata precedente ed è stato affinato per un anno in botti di rovere austriaco.

Color rubino trasparente e luminoso di buona intensità.
Bel naso, fresco, pulito, intenso, ciliegia e piccoli frutti di bosco.
fresco è succoso, nitido, tipico del vitigno, fruttato, non molto complesso ma di piacevolissima beva, lunga la sua persistenza.

 – Conte Vistarino – “Costa del Nero” 2021
Le uve provengono da Rocca de’ Giorgi dove i vigneti poggiano su suolo calcareo-argilloso
Dopo la diraspatura gli acini vengono selezionati e quindi fermentano in vasche d’acciaio, l’affinamento si svolge parte in acciaio e parte in barriques usate, il vino viene quindi imbottigliato a 10 mesi dalla vendemmia.

Rubino di media intensità.
Buona la sua intensità olfattiva come pure l’eleganza, speziato, sentori di ciliegia, note di frutta selvatica.
Discretamente strutturato, intenso, succoso, cogliamo nuovamente i sentori leggermente selvatici, buona trama tannica e lunga persistenza.

 – Ca’ di Frara – “Losana” 2020
I vigneti sono situati a Oliva Gessi e Mornico Losana a 190 metri d’altitudine su suoli argillosi-calcarei esposti a Sud-Ovest, il sistema d’allevamento è in parte a Guyot ed in parte a Cordone speronato con densità di 6.600 ceppi/ettaro.
La vendemmia è stata effettuata nella seconda metà di settembre, la fermentazione s’è svolta in vasche d’acciaio a cappello sommerso, il vino s’è quindi affinato per 12 mesi in barriques e per un analogo periodo in bottiglia.

Color granato di media intensità.
Buona la sua intensità olfattiva, naso caldo, con sentori di sottobosco, note umide e chinate, speziato.
Dotato di buona struttura, speziato, presenta accenni piccanti e note chinate e di rabarbaro, buona la sua persistenza con chiusura leggermente amaricante.
Lorenzo Colombo