Le Famiglie Storiche dell’Amarone (3ª parte)
La viticoltura della Valpolicella, pergola e filare a confronto e come queste tecniche di allevamento influiscono nel gusto del vino.
Siamo giunti al terzo appuntamento con gli Amarone delle Famiglie Storiche, questa volta è il turno delle aziende Guerrieri Rizzardi, Musella e Tommasi.
In quest’incontro si è affrontato il tema dell’influenza delle tecniche agronomiche sulle caratteristiche finali dei vini, evidenziando vantaggi e svantaggi dei vari sistemi d’allevamento utilizzati e la loro evoluzione nel tempo.
La Pergola è il sistema d’allevamento tradizionale, nel passato è stato spesso denigrato a causa della sua elevata produzione e della difficoltà di corretta maturazione delle uve in alcune annate, negli ultimi anni, anche a causa del cambiamento climatico, con l’innalzamento delle temperature medie è stata molto rivalutata, anche se, soprattutto nella Valpolicella Classica non era mai stata abbandonata.
Il Guyot, seppur ancora minoritario in percentuale, è il sistema che ha preso più piede nei nuovi impianti della Valpolicella allargata poiché dà ottimi risultati in quanto a maturazione delle uve e per la sua maggior facilità di gestione.
Sempre a causa del cambiamento climatico ora questo sistema d’allevamento va gestito in maniera diversa, soprattutto per quanto riguarda la sfogliatura, onde evitare la scottatura delle uve.
Il Cordone speronato invece è un sistema che non ha avuto successo, poiché non adatto ai principali vitigni locali, Corvina e Corvinone, a causa della loro scarsa fertilità delle gemme basali che richiede quindi sistemi a potatura medio-lunga, inoltre con questo sistema d’allevamento si verificava un eccesso di vegetazione.
Come negli incontri precedenti erano presenti all’incontro i produttori dei vini in degustazione, nella fattispecie Giancarlo e Pierangelo Tommasi, Maddalena Musella e Giuseppe Guerrieri Rizzardi, ai quali Nicola Frasson, che come nei precedenti incontri ha condotto le degustazioni, ha lasciato molto spazio.
I vini in degustazione (in ordine di presentazione)
– Tommasi – Amarone della Valpolicella Classico Docg 2015 – 15% Vol.
Corvina 50%, Corvinone 30%, Rondinella 15%, Oseleta 5%
Le uve provengono dai vigneti La Groleta e Conca d’oro, il primo è condotto a Guyot con densità di 6.000 ceppi/ettaro, il secondo è caratterizzato dall’importante presenza di calcare.
Dopo circa tre mesi d’appassimento le uve, una volta pigiate, vengono fermentate in vasche d’acciaio, il vino s’affina quindi in botti da 35 e 65 ettolitri per tre anni.
Color granato di media intensità.
Elegante al naso, di buona intensità, si coglie un bel frutto (ciliegia matura e sotto spirito), note vanigliate e balsamiche ed erbe officinali.
Fresco alla bocca, sapido e succoso, con tannini morbidi, bel frutto rosso maturo, spezie dolci, cannella, un pizzico di pepe, lunga la persistenza su sentori di liquirizia dolce.
– Guerrieri Rizzardi – Amarone della Valpolicella Classico Riserva Docg “Villa Rizzardi” 2015 – 16,5% Vol.
35% corvina, 30% rondinella, 25% corvinone, 10% barbera
Le uve vengono selezionate da diversi vigneti situati nel comune di Negrar, allevati in parte a Pergola doppia ed in parte a Guyot con densità di 1.600 ceppi/ettaro per i primi e di 5.000 ceppi/ettaro per i secondi, i suoli, argillosi-sabbiosi, sono mediamente calcarei.
L’appassimento delle uve si protrae per 3-5 mesi, nel caso dell’annata in oggetto le uve sono state pigiate nei primi giorni del dicembre 2015, la fermentazione alcolica è iniziata in vasche d’acciaio e s’è conclusa in botti di legno mentre l’affinamento si è svolto per 12 mesi in barriques e per i successivi 24 mesi in botti da 25 ettolitri.
Color granato di discreta profondità.
Intenso e alcolico al naso, frutto rosso deciso, ciliegia sotto spirito, prugne secche, cioccolato, vaniglia e cannella, accenni leggermente sulfurei.
Succoso, con bella vena acida che stempera un poco la nota alcolica, ciliegia sotto spirito, Mon Chery e prugne secche, pepe, sentori di radici di liquirizia su buona persistenza.
– Musella – Amarone della Valpolicella Docg 2014 – 15,5% Vol.
Corvina 40%, Corvinone 50%, Rondinella 5%, Oseleta 5%
27 ettari di vigneti situati tra Montorio e la Val d’Illasi, messi a dimora tra il 1960 ed il 2001, allevati a spalliera con densità tra i 5.000 ed i 7.000 ceppi/ettaro su suoli calcarei di diversa natura: argillosi-ferrosi e argillosi-tufacei.
La vendemmia s’è protratta per tutto il mese di settembre sino ai primi giorni d’ottobre, le uve sono state appassite sino al mese di febbraio, perdendo il 35% del loro peso, la fermentazione alcolica è stata condotta con lunga macerazione e l’affinamento del vino è stato condotto per 12 mesi in tonneaux ed in seguito in botti di dimensioni variabili tra i sette ed i venti ettolitri.
Color granato di media intensità.
Un poco introverso al naso all’inizio, di buona complessità, leggere note aromatiche, sentori di prugne secche, confettura d’amarene, tabacco dolce, accenni piccanti di pepe, sedano, fichi al forno.
Fresco e verticale, intrigante, succoso, con bella vena acida, pepe bianco, erbe aromatiche, liquirizia, mele cotte e fichi essiccati al sole, pepe, buona la sua persistenza.
– Tommasi – Amarone della Valpolicella Classico Riserva Docg “Ca’ Florian” 2012 – 15,5% Vol.
Corvina 75%, Corvinone 20%, Rondinella 5%
Le uve provengono dal vigneto, situato a Pedemonte, che dà nome al vino, il suolo è composto da argille scure, ricche di ferro e magnesio.
L’appassimento delle uve si protrae per 100 giorni, a gennaio, dopo la pigiatura, si svolge la fermentazione, con lieviti indigeni, in vasche di rovere, l’affinamento si effettua per il primo anno in tonneau da 500 Lt e per altri tre anni in botti di rovere di Slavonia di grandi dimensioni.
9.000 le bottiglie prodotte.
Granato con leggeri accenni aranciati.
Balsamico, spezie dolci, vaniglia, ciliegie e prugne cotte, caffè e cioccolato, sbuffi di pepe, buona l’eleganza olfattiva.
Fresco, verticale e minerale, con tannini freschi, prugne mature, ciliegia e liquirizia, buona la complessità e piacevole la beva sul lungo fin di bocca.
– Guerrieri Rizzardi – Amarone della Valpolicella Classico Docg “Calcarole” 2013 – 16% Vol.
Corvina 63%, Corvinone 20%, Barbera 10%, Sangiovese 7 %
Il vigneto Calcarole si trova a Negrar, in Località Rovereti, si tratta di 5 ettari allevati a Guyot con densità di 4.000 ceppi/ettaro collocati su suoli calcarei, argillosi-sabbiosi.
L’appassimento delle uve s’è protratto per circa due mesi e le stesse sono state pigiate nei primi giorni del dicembre 2013, la fermentazione alcolica è iniziata in vasche d’acciaio e s’è conclusa in botti di legno mentre l’affinamento è stato effettuato in tonneaux per 12 mesi per poi proseguire per altri 24 mesi in botti da 25 ettolitri.
Ne sono state prodotte 6.666 bottiglie.
Granato con unghia ranciata-mattonata.
Ampio ed alcolico al naso, erbe officinali, frutto rosso maturo, prugne mature, note balsamiche, cioccolato alla menta, spezie. Ci ha ricordato un Porto Tawny.
Fresco ed asciutto, morbido, seppur con note tanniche ben presenti, ritornano anche al palato i sentori di Porto, ciliegie sotto spirito e spezie, buona la sua persistenza su note di radici.
– Musella – Amarone della Valpolicella Docg “Senza titolo” 2011 – 16% Vol.
Corvina e Corvinone 70%, Rondinella 10%, Oseleta 10%, Croatina 7%, altre 3%
Le uve provengono da tre vigneti con suoli di natura diversa, calcarei con presenza di argilla ferrosa in quelli di Palazzina ed Il Perlar, argillosi-tufacei quelli di Monte del Drago.
La vendemmia è stata effettuata tra la metà di settembre ed i primi dieci giorni d’ottobre, la lunga fermentazione s’è svolta con lieviti indigeni e senza controllo della temperatura in tini troncoconici di rovere, il vino ha quindi riposato in botti per cinque anni.
Solamente un migliaio le bottiglie prodotte.
Color granato scarico, tendente all’aranciato.
Buona l’intensità olfattiva, complesso ed elegante, si colgono sentori terziari che rimandano al cuoio, note terrose di sottobosco, accenni balsamici e vegetali, ricordi di caffè, vaniglia e pepe, senza peraltro perdere le note fruttate.
Fresco, asciutto, verticale e succoso, mentolato, ciliegia sotto spirito e spezie dolci, con buona vena acida e lunghissima persistenza con un fin di bocca che rimanda alla liquirizia.
In conclusione:
Anche in questa terza puntata con gli Amarone delle Famiglie Storiche abbiamo trovato conferme e sorprese.
Omogeneità nei vini di Tommasi, con una cifra stilistica che li accomuna; decisa nota alcolica percepibile in quelli di Guerrieri Rizzardi, più introversi e da decifrare quelli di Musella che paiono avere un loro stile particolare e una grande verticalità, bella l’interpretazione data al vino del 2014, un’annata non certo facile in Valpolicella (ma non solo), notevole poi, nella sua particolarità il Senza Titolo del 2011.
Lorenzo Colombo