Millésimes Alsace DigiTasting® e il Pinot Noir in Alsazia
I saloni del vino al tempo del Covid
Millésimes Alsace è un salone biennale, riservato ai professionisti del vino, organizzato dai produttori di vini alsaziani che si tiene negli anni pari; lo scorso anno causa la pandemia l’appuntamento è saltato, di conseguenza il CIVA (Conseil Interprofessionnel des Vins d’Alsace) che è l’ente organizzatore ha pensato di riproporlo quest’anno in una formula particolare, ovvero in remoto, dando però la possibilità ai partecipanti, oltre che d’interagire in collegamento con i produttori, anche d’assaggiarne i loro vini, preventivamente spediti a casa in mini bottiglie di vetro (mini flûte da 3 cl) confezionate tramite imbottigliamento in atmosfera inerte.
Di conseguenza c’è una tipologia di vini che non può essere assaggiata, ovvero quelle degli Aoc Cremant d’Alsace, vini effervescenti prodotti tramite rifermentazione in bottiglia.
La scelta dei vini che ogni operatore ha deciso d’assaggiare viene fatta selezionandoli da una piattaforma opportunamente messa in rete, alla quale si accede tramite registrazione e successiva conferma da parte degli organizzatori.
I produttori presenti al salone sono 100, ognuno dei quali presenta quattro vini, naturalmente non è possibile, per ovvie ragioni, poterli degustare tutti, l’organizzazione ha proposto quindi due scelte, ovvero l’assaggio dei vini di quattro produttori scelti dall’operatore più un ulteriore produttore scelto dall’organizzazione, per un totale quindi di 20 campioni, oppure, per una visione più completa del panorama viticolo alsaziano la possibilità di selezionare i vini di otto produttori (più due scelti dall’organizzazione) per un totale di 40 campioni.
I vini si sono quindi potuti degustare in collegamento diretto coi rispettivi produttori, previo appuntamento, durante i giorni del salone virtuale ovvero dal 7 al 9 giugno.
Ecco alcuni dati che confermano il successo di questa prima edizione di Millésimes Alsace DigiTasting®
• 100 espositori
• 400 vini presentati di cui quasi il 70% biologici, biodinamici o in conversione
• 10.000 confezioni di vino ordinate
• 3.750 visitatori accreditati (di cui 2.700 internazionali e 1.050 francesi)
• 55 paesi rappresentati
• 2.000 incontri in 3 giorni di fiera
• 3 cicli di conferenze dedicati
Noi abbiamo richiesto l’invio di 40 campioni, privilegiando gli Aoc Alsace Grands Crus Riesling, ci siamo così trovati ad assaggiare 21 Riesling, 7 Pinot Noir, 6 Gewürztraminer, 3 Pinot Gris, 1 Pinot Blanc, 1 Muscat d’Alsace ed 1 Assemblage.
Abbiamo quindi pensato di suddividere la nostra degustazione in base ai vitigni, cominciamo quindi con l’assaggio dei Pinot Noir.
Sette Pinot Noir d’Alsace
Il Pinot noir è l’unico vitigno a bacca rossa coltivato in Alsazia e viene utilizzato sia per la produzione di vini rossi come pure per i Cremant d’Alsace, per questi ultimi entra nel blend con altri vitigni a bacca bianca per i Cremant d’Alsace Blancs mentre viene utilizzato in purezza nella versione Rosé.
Negli ultimi anni l’estensione vitata del vitigno è molto cresciuta sino a superare i 1.700 ettari, ovvero l’11% della superficie vitata della regione, collocandosi al quinto posto tra i vitigni più coltivati.
Nonostante il vitigno non possa essere utilizzato nei 51 Aoc Grands Crus d’Alsace, denominazione riservata unicamente a quattro vitigni a bacca bianca, con la modifica del disciplinare di produzione dell’Aoc Alsace, avvenuto nel 2011, questi vini possono fregiarsi in etichetta del nome del comune (sono 13 i Village autorizzati) e della località (Lieux-dits), questa possibilità è soggetta a regole più severe nella produzione dei vini rispetto ai “normali” Aoc Alsace.
I vini assaggiati elencati in ordine di preferenza:
– Domaine Paul Blanck – AOC Alsace Pinot Noir Cuvée F 2015 (Biologico)
Le uve provengono dal Grand Cru Furstenturm situato a 400 metri d’altitudine ed esposto a Sud, i suoli sono marnosi, calcarei-arenacei, la fermentazione inizia in acciaio con lieviti indigeni con una macerazione di 10-15 giorni e termina in barriques dove s’affina per 10-12 mesi. 2.400 le bottiglie prodotte.
Granato di discrete intensità, unghia aranciata.
Mediamente intenso al naso. Ampio e di buona eleganza, balsamico, accenni di fiori secchi, note dolci, balsamiche e mentolate, frutto rosso dolce speziato.
Buona struttura, succoso, accenni piccanti, speziato, buona trama tannica, note di liquirizia, bella vena acida, frutto scuro, ciliegia matura, lunga la persistenza su sentori di radici. Complesso ed elegante.
– Pierre Frick – AOC Alsace Pinot Noir Strangenberg 2019 (Biodinamico – Senza solfiti aggiunti)
Le uve provengono dal Lieu-dit Strangenberg , il vigneto è situato su suoli calcarei, la fermentazione si svolge utilizzando lieviti indigeni con una macerazione sulle bucce d’una decina di giorni e l’affinamento viene condotto per alcuni mesi in vecchie botti di rovere.
Sin dal 1981 i vigneti vengono condotti secondo i dettami dell’agricoltura biodinamica.
Sono 5.000 le bottiglie prodotte.
Granato di media intensità, unghia aranciata.
Intenso, frutto rosso maturo, ciliegia, frutti di bosco, spezie dolci, fresco, note balsamiche, buona eleganza.
Intenso, fresco e fruttato, ciliegia, leggera speziatura che rimanda al pepe, succoso, buona la persistenza su accenni di liquirizia. Molto piacevole nella sua freschezza.
– Gustave Lorentz – AOC Alsace Pinot Noir La Limite 2015 (Biologico)
Vigneti situati su suolo argilloso-calcareo, affinamento in botti di rovere per 24 mesi, 5.000 le bottiglie prodotte.
Granato di buona profondità, unghia aranciata.
Intenso al naso, balsamico, buona eleganza, speziato, vanigliato, mentolato, frutto scuro, pulito, ampio.
Buona struttura, note piccanti, leggermente pepato, bella trama tannica e buona vena acida, liquirizia, lunga la persistenza. Vino di buona complessità.
– Domaine Bott-Geyl – AOC Alsace Pinot Noir Galets Oligocène 2016 (Biodinamico)
Le vigne sono situate nel comune di Beblenheim, su suoli marnosi-calcarei dell’Oligocene, dopo una macerazione a freddo di 5/6 giorni si procede alla fermentazione alcolica che si svolge in un paio di settimane, dopo la svinatura il vino vino posto in barriques dove sosta dai 14 ai 16 mesi.
3.400 le bottiglie prodotte.
Granato scarico con unghia aranciata.
Intenso al naso, vaniglia, legno dolce, balsamico, frutto rosso speziato, ciliegia, erbe aromatiche, accenni di china.
Discreta struttura, tannini leggermente verdi, succoso, ciliegia fresca, leggere note piccanti, buona la persistenza su sentori di radici.
– Domaine Neumeyer – AOC Alsace Pinot Noir Bruderthal Vallée des Frères 2018 (Biologico)
Le uve provengono da vigneti situati all’interno del Grand Cru Bruderthal (la valle dei fratelli), nel comune di Molsheim, su suoli di natura calcarea.
Rubino-granato di discrete intensità.
Buona intensità olfattiva, balsamico, speziato, frutto rosso maturo, accenni di legno dolce, vaniglia, note mentolate.
Fresco, pulito, bel frutto, leggera nota piccante, succoso, con buona vena acida, accenni speziati e di caffè, lunga la persistenza su sentori di liquirizia.
– Meyer-Fonne – AOC Alsace Pinot Noir Altenbourg 2018 (Biologico)
Anche questo vino, di recente introduzione nella gamma aziendale, riporta il suo lieu-dit in etichetta, il vigneto si trova a Kientzheim e la natura del suolo è marnosa-calcarea, dopo una lunga macerazione s’affina per 15 mesi in botti di rovere, viene poi imbottigliato senz’essere filtrato.
Granato di media intensità.
Buona intensità olfattiva, frutto rosso maturo, spezie dolci, vaniglia e cannella, note balsamiche e mentolate.
Fresco e succoso, di buona intensità, tannino ben presente, legno percepibile, chiude con buona persistenza su sentori di radice di liquirizia.
– Maison Pierre Sparr Succeseur – AOC Alsace Pinot Noir Clos Sainte Odile Raisonnée 2018
Le vigne si trovano ad Obernai, con esposizione Sud, Sud-Est su suolo calcareo, sassoso, fermentazione ed affinamento si svolgono in vasche d’acciaio.
7.000 le bottiglie prodotte.
Granato di discreta intensità, unghia aranciata.
Intenso al naso, spezie dolci, liquirizia, frutto rosso macerato, pepe, accenni di peperone.
Ciliegia aspra, note pepate, accenni di menta, liquirizia, chiude amarognolo.
Lorenzo Colombo
https://www.millesimes-alsace.com/
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