Podere 414, i vini di Simone Castelli
414 è il numero che è stato attribuito a questo podere dall’Ente Maremma durante la riforma agraria del 1960 che aveva suddiviso tra assegnatari provenienti da tutt’Italia parte dei terreni dei latifondisti.
E questo è il nome che Simone Castelli ha voluto dare alla sua azienda che dal 1998 produce vini in quel di Magliano in Toscana.
Ci siamo stati qualche giorno dopo ferragosto in compagnia di alcuni membri degli IGP accolti da Simone che ci ha fatto assaggiare buona parte dei vini prodotti -sono circa 200.000 circa le bottiglie prodotte annualmente- con un paio di chicche, un vino con diversi anni sulle spalle ed uno non ancora commercializzato.
La nostra degustazione è iniziata molto bene, Simone infatti ci ha aperto una bottiglia di Morellino di Scansano 1999, vino che all’epoca non aveva ancora ottenuto la Docg, arrivata nel 2007.
Il colore è granato con unghia tendente all’aranciato con una lievissima velatura.
Intenso al naso, ampio ed elegante, si colgono note balsamiche, prugna secca, ciliegia, tabacco dolce, sentori di sottobosco umido, funghi, pepe, cannella, chiodi di garofano.
Dotato di buona struttura, ancora fresco e succoso, i tannini sono morbidi, si colgono leggere note piccanti, sentori di frutta secca, note vanigliate e di cannella.
Un vino ancora in forma smagliante, che ha resistito benissimo al trascorrere degli anni.
Proseguiamo la degustazione con alcuni vini più recenti iniziando dall’Igt Toscana Rosato “Flower Power” 2022 del quale se ne producono annualmente 35.000 bottiglie.
Vino dal nome curioso, riferito al periodo della controcultura hippy, viene prodotto con uve Sangiovese raccolte nella prima decade di settembre, la vinificazione avviene tramite un breve contatto con le bucce.
Color rosa cipria.
Naso intenso e fresco che s’esprime su sentori di frutti di bosco, fragolina soprattutto, note d’agrumi.
Fresco, sapido e verticale al palato, pulito, presenta un bel frutto e sentori d’arancio maturo e di pompelmo, buona la sua persistenza.
A seguire ci viene servito l’Igt Toscana Sangiovese “Badilante” 2021
Il nome di questo vino deriva dai “badilanti”, ovvero coloro che dissodarono le terre della Maremma.
I vigneti, situati a 230 metri d’altitudine, sono situati su suoli in parte sabbiosi ed in parte argillosi, il sistema d’allevamento prevalente è il doppio Guyot con densità variabile dai 5.700 ai 6.500 ceppi/ettaro.
La vinificazione s’effettua in vasche di cemento, dove la maggior parte dei vino poi s’affina.
Il colore è rubino-violaceo, luminoso e di media intensità.
Bel naso, intenso, fresco, pulito un poco rustico nelle tipiche note leggermente selvatiche del sangiovese, sentori speziati e di frutta rossa.
Fresco, sapido e succoso, presenta leggere note pepate che gli donano una leggera piccantezza, lunga la sua persistenza.
Un vino gastronomico che ci è piaciuto molto.
Si torna quindi al Morellino di Scansano con l’annata 2021
Il vino è composto da 85% Sangiovese mentre il 15% rimanente e dato da Ciliegiolo, Colorino, Alicante e Syrah.
Le uve provengono da diversi vigneti per un’estensione di 22 ettari, la maggior parte sono condotti a doppio Guyot mentre alcuni appezzamenti il sistema d’allevamento è ad alberello, la densità d’impianto varia dai 5.700 ai 6.500 ceppi/ettaro.
La vendemmia si svolge dalla metà del mese di settembre alla metà d’ottobre.
La fermentazione s’effettuata parte in vasche di cemento ed in parte in tini troncoconici di legno, mentre l’affinamento si svolge parte in botti da 25 ettolitri e parte in tonneaux di rovere francese, dove il vino sosta per 12 mesi.
Le bottiglie prodotte sono poco meno di 100.000.
Color rubino luminoso di buona intensità.
Intenso al naso dove c’è parso un poco alcolico (probabilmente dovuto alla temperatura di servizio un poco elevata), troviamo un’esplosione di frutta rossa matura e dolce, accenni di tabacco e leggere note mentolate.
Morbido al palato, caldo, un poco piccante, dotato di buona struttura e tannino importante, vi cogliamo inoltre note di frutta rossa ed accenni di cioccolato.
Vino un po’ troppo giovane, che ancora deve trovare il giusto equilibrio tra le sue componenti.
Più interessante e compiuto è il Morellino di Scansano 2019 dal color rubino profondo.
Bel naso, balsamico, vi cogliamo frutto rosso dolce, ciliegia matura, vaniglia, legno dolce.
Dotato di buona struttura e buona trama tannica, succoso, presenta un bel frutto ed accenni piccanti, buona la sua trama tannica, anche se un poco asciutto, note mentolate, buona la sua persistenza.
Ora tocca ad un vino alla sua prima annata di produzione e non ancora in commercio, si tratta del Morellino di Scansano “V. Bersagliere” 2018
Color rubino, profondo e luminoso, con riflessi granato.
Buona l’intensità olfattiva, si colgono sentori autunnali, sottobosco, foglie umide, funghi, timo. origano.
Fresco, alcolico e strutturato, piccante, sentori di pepe fresco, prugna e ciliegia, bella trama tannica e lunga persistenza.
Vino dalla notevole qualità.
Nota: non c’è la foto del vino poiché la bottiglia era ancora prive d’etichetta.
Per concludere assaggiamo un paio di vini bianchi
– Igt Toscana Grechetto “Costa Ovest” 2022
Le uve provengono da un vigneto di circa un ettaro d’estensione allevato a doppio Guyot con densità d’impianto di 6.000 ceppi/ha situato tra i 215 ed i 230 metri d’altitudine sul Monte Bottigli con esposizione Est-Ovest, il suolo è argilloso.
La vendemmia s’effettua nella prima decade di settembre.
Prima d’essere pressate le uve vengono raffreddate in cella, la vinificazione avviene tramite l’utilizzo di lieviti selezionati.
La produzione è di 6.500 bottiglie/anno.
Il colore è giallo paglierino luminoso con riflessi verdolini.
Intenso al naso dove si colgono sentori di macchia mediterranea, d’erbe officinali e di frutta a polpa gialla, pera e mela.
Fresco e sapido, dotato di buona verticalità, note d’agrumi, bello il frutto e buona la persistenza.
– Igt Toscana Trebbiano Toscano 2021
Le uve provengono da un vigneto d’un ettaro d’estensione, situato tra i 215 ed i 230 metri d’altitudine su suolo argilloso, esposto ad Est-Ovest è condotto a doppio Guyot con densità di 6.00 ceppi/ettaro.
La vendemmia s’effettua tra fine settembre ed inizio ottobre, dopo una breve macerazione delle uve la fermentazione inizia in vasche di cemento e si conclude in tonneaux nuovi dove poi il vino s’affina per circa otto mesi sulle fecce fini, seguono ulteriori otto mesi di sosta in bottiglia.
Sono 2.400 le bottiglie prodotte.
Color giallo dorato luminoso.
Al naso frutto giallo maturo, note vanigliate, buccia d’arancia, erbe officinali, frutta a polpa gialla.
Strutturato, asciutto, presenta accenni piccanti, ricordi di legno ed accenni di miele, pesca gialla, buona la sua persistenza.
Lorenzo Colombo
Cantina Morellino di Scansano DOCG e Vineria Stagionale – Podere 414
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