, , ,

Trento Doc 1673 Riserva Extra Brut 2013 – Cesarini Sforza

La Cesarini Sforza è stata fondata da Lamberto Cesarini Sforza nel 1974 con lo scopo di produrre vini spumanti.
Il primo Spumante, prodotto con il Metodo Classico esce nel 1976, frutto di un’accurata selezione di vigneti allevati a Chardonnay e Pinot nero.
Nel 1985 viene prodotto il primo spumante Rosè, da uve Pinot nero provenienti dalla Val di Cembra e l’anno successivo viene presentato la Riserva Aquila Reale, da uve Chardonnay provenienti da vigneti collocati sopra i 500 metri d’altitudine.

Attualmente la vasta produzione spumantistica della Cesarini Sforza, che dal 2001 appartiene al gruppo Lavis e di conseguenza al colosso Cavit, s’avvale di uve provenienti da diverse zone del Trentino, un mosaico di vigneti situati in collina tra i 300 e i 700 metri d’altitudine, situati in Val di Cembra, a Sorni, a Pressano, a Meano e Cortesano.

Sono circa un milione le bottiglie prodotte annualmente, suddivise in nove vini, tutti Trento Doc, ovvero elaborati con il Metodo Classico, utilizzando esclusivamente Chardonnay e Pinot nero.
Il vino che andiamo ad assaggiare appartiene alla Linea 1673, composta da tre vini, l’Extra Brut Riserva, frutto della nostra degustazione, il Trento Doc Rosé ed il Noir Nature, ciò che accomuna questi tre Metodo Classico è la zona di provenienza delle uve, ovvero la Val di Cembra.

Viene prodotto con uve Chardonnay provenienti appunto dalla Val di Cembra da vigneti situati tra i 550 ed i 670 metri d’altitudine con esposizione Sud, Sud-Est, su suoli sabbiosi, ricchi di porfido.
Il sistema d’allevamento è a pergola trentina, con densità d’impianto di 5.000 ceppi/ettaro.
La vendemmia viene effettuata nella prima decade del mese di settembre; dopo la pressatura, effettuata tramite presse Marmonier, s’effettua la fermentazione alcolica in vasche d’acciaio dove il vino sosta sulle fecce fini per sei mesi.
La successiva rifermentazione prevede una sosta sui lieviti in bottiglia di almeno 60 mesi.
La controetichetta del nostro vino riporta l’anno di sboccatura 2021, quindi, essendo un Millesimato 2013 e calcolando la formazione della Cuvée nella primavera del 2014, la sua sosta sui lieviti in bottiglia è di circa sette anni, ben più del minimo dichiarato.

Appena versato nel bicchiere si produce un’abbondante e cremosa spuma bianca, appena svanisce si coglie una bell’effervescenza, formata da numerose, sottili e persistenti bollicine.
Il colore è di un bel giallo paglierino chiaro e luminoso.
Fresco al naso, elegante, pulito, fruttato con sentori di frutta a polpa bianca, accenni d’agrumi, di lieviti, di fiori gialli, leggere note tostate che ci ricordano i biscotti secchi.
Cremoso al palato, sapido e succoso, minerale, agrumato (mandarino), vi ritroviamo la frutta a polpa bianca, mela, pera e pesca bianca, lunga la sua persistenza.
Lorenzo Colombo

Cantina Cesarini Sforza