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Verticale Chianti Classico Riserva Querciabella

Le degustazioni di Bottiglie Aperte

Se Querciabella non può certamente essere considerata un’azienda storica del Chianti Classico -la sua fondazione (ad opera di Giuseppe Castiglioni) risale infatti a poco più di quarant’anni fa-, certamente si è posta sin da subito ai vertici qualitativi della produzione chiantigiana.

Situata a Greve in Chianti, l’azienda possiede vigneti anche nei comuni di Panzano, Radda in Chianti e Gaiole in Chianti, per un totale di 74 ettari, oltre ad altri 32 nella Maremma toscana.

L’azienda si è convertita sin da tempi non sospetti -siamo nel 1988- all’agricoltura biologica, per poi conferire in quella biodinamica nel 2000, facendone una tra le più grandi aziende italiane che opera con questa filosofia produttiva.

I vini prodotti hanno ottenuto prestigiosi riconoscimenti in tutto il mondo, parliamo del Camartina, del Batar, del Palafreno, del Chianti Classico Querciabella (anche nella versione Riserva), frutto quest’ultimo della verticale, condotta da Daniele Cernilli, alla quale abbiamo partecipato lunedì 8 ottobre, nell’ambito dell’evento Bottiglie Aperte.

Il Chianti Classico Querciabella viene prodotto sin dalla fondazione aziendale, ovvero dal 1974 mentre la tipologia Riserva è stata introdotta nel 2011.
Quest’ultima tipologia è frutto della vinificazione di uve Sangiovese in purezza, provenienti dai migliori vigneti di Montoro, Lama Rossa, Oasi e Camporenni, situati nelle località di Ruffoli (Greve in Chianti), Radda in Chianti e San Polo in Rosso (Gaiole in Chianti), con una resa media di 35 ha/ettaro.
Le esposizioni variano da sud-est, sud e sud-ovest, mentre le altitudini si collocano tra i 350 ed i 550 metri slm.
La raccolta viene effettuata in cassette da 9 Kg e la fermentazione avviene in botti di rovere francese da 3 tonnellate; dopo la fermentazione malolattica il vino viene posto in barriques e tonneaux (per il 20% nuove), dove s’affina per 16-20 mesi.
Durante tutte le fasi di produzione del vino non viene utilizzato nessun prodotto d’origine animale.
La produzione media è di 10.000 bottiglie/anno.

La verticale:

1998: Il colore è granato-mattonato, con unghia aranciata. Non poteva essere altrimenti, avendo questo vino vent’anni d’età.
Al naso si nota che il tempo è passato, l’evoluzione è decida e si presenta con un iniziale accenno di mela matura, che indica l’inizio di un processo ossidativo, si colgono poi note di cuoio, radici e sentori di sottobosco.
Ancora integro al palato, con una trama tannica ancora ben presente e leggermente asciugante, il vino è equilibrato ed armonico, dotato di buona eleganza, lunghissima la sua persistenza su sentori di liquirizia dolce.
Un vino che ha resistito benissimo al trascorrere del tempo.

 – 2011: Questo è il vino che più ci ha colpito in questa seppur breve verticale.
Si presenta nel bicchiere con un color granato; elegantissimo al naso, balsamico, con sentori di frutto rosso in confettura ed accenni di rabarbaro.
Dotato di buona struttura e bell’equilibrio gustativo, con spiccata vena acida e tannino leggermente asciugante, lunga la sua persistenza su sentori di liquirizia dolce.

2013: Altro vino d’assoluta qualità.
Color rubino con leggeri riflessi granati.
Elegante, di medi intensità olfattiva,  dove si colgono accenni d’agrumi.
Spiccata la sua vena acida, mentre la trama tannica è ancora leggermente asciugante, i sentori rimandano alla liquirizia, mentre la sua persistenza è lunghissima.
Un vino che non ha ancora raggiunto il suo punto massimo  qualitativo.

2014: Il colore è rubino, con riflessi color granato.
Elegante al naso, mediamente intenso, con sentori di tabacco dolce.
Morbido alla bocca, seppur connotato da tannini importanti ma ben amalgamati nell’insieme, spiccata la sua vena acida, accenni di legno che lo rendono un poco asciugante, buona la persistenza.
Un’annata diversa da tutte le altre, curiosa la sensazione iniziale di morbidezza, contrapposta poi al tannino ed alla sua acidità.

2015: Color rubino-granato.
Bel naso, armonico ed elegante, con accenni aromatici e balsamici, si colgono sentori di confettura di marasche.
Discretamente strutturato, con bella vena acida e leggere note piccanti, sentori di liquirizia su lunga persistenza.
Un vino ancora molto giovane.
Lorenzo Colombo
pubblicato in origine su www.vinealia.org