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Vini effervescenti premiati al CMB

Il Concours Mondial de Bruxelles (CMB) è uno tra i più importanti concorsi enologici al mondo, nato nel 1994 vide la sua prima edizione svolgersi a Bruges e, sino al 2005 si è sempre tenuto in Belgio.
A partire dal 2006 il CMB è diventato itinerante andando a toccare, nelle sue 31 edizioni, i principali paesi vitivinicoli mondiali, compresa l’Italia dove s’è tenuto più volte in regioni diverse.
Noi vi abbiamo partecipato due volte -nelle edizioni svoltesi in Veneto ed in Calabria- e vi assicuriamo che vedere sale, spesso palazzetti, gremiti da 350 commissari provenienti da una cinquantina di paesi del mondo fa una certa impressione come fa impressione pensare che le aziende inviano oltre 10.000 vini da valutare.

La sala di degustazione durante il concorso tenutosi in Istria

Da un paio d’anni il CMB è stato diviso in quattro distinte sezioni dedicate rispettivamente ai Vini Rossi e Bianchi Fermi, Vini Rosati, Vini Spumanti e Vini Dolci e Fortificati che si svolgono in diverse parti del mondo.
Ai commissari viene poi data la possibilità di visitare, alla fine delle sedute di degustazione i territori dove il concorso si svolge e vi assicuriamo che si tratta di una cosa molto formativa.

Per la prima volta una parte dei vini premiati sono stati presentati a Milano presso I Chiostri di San Barnaba in una due giorni durante la quale un centinaio di cantine hanno messo in degustazione ad un pubblico di appassionati e di professionisti la loro produzione.
Ogni giorno sono inoltre state organizzate in collaborazione con ONAV tre Masterclass dedicate rispettivamente ai Vini effervescenti,

Noi abbiamo partecipato alla prima di queste, sabato 26 novembre, condotta da Vincenzo Scivetti storico giurato e presidente di commissione del CMB nonché docente nei corsi ONAV.

Tre i vini in degustazione, uno frizzante, uno prodotto con Metodo Charmat ed uno Champagne.

Ecco le nostre impressioni:

Lambrusco dell’Emilia Igt Vino Frizzante Alberinuovo 1915 – Amadei Franco
L’azienda, con sede a Parma, nasce all’inizio degli anni Sessanta del secolo scorso e si amplia nel corso degli anni sino ad arrivare a gestire attualmente 5.000 q.li d’uva.
La produzione di vini frizzanti, secondo il Metodo Martinotti inizia nel 1982 con l’acquisto di quattro autoclavi che attualmente sono diventate 24.

Prodotto con uve Lambrusco Maestri, Lambrusco Salamino e Ancellotta, dopo una vinificazione con macerazione di pochi giorni rifermenta in autoclave con Metodo Martinotti.

Profondissimo il suo colore, violaceo.
Intenso al naso, vinoso e pulito, vi cogliamo sentori di frutta rossa, nello specifico more, leggeri accenni speziati.
Fresco e cremoso, tannico, le note di more esplodono in bocca, accenni di liquirizia, lunga la sua persistenza.
Il vino ha ottenuto la medaglia d’argento al CMB 2024.

 – Conegliano Prosecco Superiore Docg Rive di Ogliano Brut 2023 – Società Agricola Bernardi Ogliano
L’azienda nasce nel 1962 quando Tarcisio Bernardi decide di non conferire più le uve prodotte ma di vinificarle in proprio, la superficie del vigneto è di 13 ettari.

Le uve, Glera in purezza, provengono da Ogliano, una delle 43 Rive -nome col quale vengono definite localmente le Menzioni Geografiche e che costituiscono i fianchi e le pendici delle colline- situata a nord di Conegliano.

Il colore è verdolino scarico, tipico.
Anche al naso si coglia la sua tipicità con sentori che giocano sulla frutta bianca, pera e mela soprattutto, vi cogliamo anche leggeri accenni di lieviti.
Fresco e succoso al palato, sapido, nuovamente è la frutta bianca a farla da padrone, la mela verde anzitutto, con un sentori di buccia e poi la pera, buona la sua vena acida e discreta la persistenza.
Il vino è stato premiato con medaglia d’oro.

 – Champagne Blanc de Noirs Brut – De Vuyst
Viene prodotto dalla Champagne Albert Beerens, azienda fondata nel 1862 e situata ad Arrentières, nell’Aube dove dispone di sette ettari di vigneti.

Si tratta di un blend tra 80% Pinot noir e 20% Meunier.

Spuma abbondante e color giallo paglia.
Bel naso, intenso, sentori di lieviti, di frutta a polpa bianca e d’erbe officinali.
Buona la sua intensità alla bocca, il vino è sapido, vi cogliamo un bel frutto, mela matura che gli dona leggeri e piacevoli accenni ossidativi, lunga la sua persistenza.
Questo vino ha ottenuto la medaglia d’argento.

A proposito di medaglie vogliamo ricordare che vengono così assegnate:

– Medaglia d’argento, assegnata ai vini che ottengono una valutazione media di almeno 85/100
– Medaglia d’Oro, ai vini la cui media sia di almeno 87/100
– Per ottenere il riconoscimento più prestigioso, ovvero la Gran Medaglia d’oro, la media ottenuta dal vino dev’essere di almeno 90/100.
Lorenzo Colombo